Le Polpette
Le polpette ovvero un mondo variegato di ricette con infiniti ingredienti e tecniche di cottura, capaci di soddisfare tutti i palati da quello del più incallito carnivoro a quello del più convinto vegano. Sono tra l’altro una delle più duttili preparazioni di riciclo come le polpette che vi presento in questa ricetta e che traggono origine dai ricordi d’infanzia quando la mia nonna materna si trovava con un pezzo d’arrosto o con del lesso che in famiglia non voleva più consumare nessuno.
Ingredienti per una decina di polpette: 150 g d’avanzo d’arrosto, 150 g di petto di pollo, 2 fette di prosciutto crudo con una buona vena di grasso, 2 uova, la mollica di un panino raffermo, 2 manciate di parmigiano, 1 ciuffo di prezzemolo tritato, aglio in polvere qb, 1 bicchiere di latte, 2 cucchiai d’olio d’oliva, olio di semi per friggere qb, pangrattato qb, 4 cucchiai di farina 00, 1 bicchiere d’acqua, sale pepe bianco qb.
Prima cosa da fare è liberare il panino raffermo dalla crosta e spezzettare la mollica poi mettetela a bagno nel latte in modo che l’assorba e s’ammorbidisca.
Rosolate il petto di pollo in poco olio d’oliva fatelo colorire per bene salatelo e lasciatelo raffreddare.
Tagliate a pezzi l’arrosto, il petto di pollo ormai freddo ed il prosciutto crudo e passate al tritacarne.
Impastate il trito ottenuto con le due uova, il prezzemolo, la polvere d’aglio, il parmigiano o pecorino se piace e quando il composto è ben amalgamato aggiustate di sale e pepe bianco. Controllate la consistenza a me era riuscito un po’ troppo denso e ho aggiunto due cucchiai di latte.
Formate le polpette, passatele nella pastella d’acqua e farina e panatele col pangrattato.
Friggetele in abbondante olio di semi e lasciatele scolare dall’accesso d’unto su carta cucina.
Servitele calde magari con un contorno di peperonata. Sono buone anche da fredde ma se volete gustarle così cambiate panatura, la pastella tende a diventare gommosa , usate piuttosto la classica a tre passaggi farina, uovo e pangrattato.
Piatto segnato da una certa untuosità rilasciato alla frittura e dal sapore abbastanza deciso, io preferirei un rosso di media struttura giustamente tannico e di buona persistenza gustativa come un Rosso Antonello di casa HAUNER.