Dead Pony Club – Brassata da Brew Dog – Fraserburgh – (Scozia)
Questa bottiglia di Dead pony Club è l’interpretazione della birreria scozzese Brew Bog dello stile American Pale ale (APA) e mi ha lasciato favorevolmente impressionato per la potenza gusto olfattiva. Non è certo una birra corposa ma la struttura anche se leggera è accettabile. Il tenore alcolico è di 3.8% d’alcool sviluppato il che ci consente di bere senza troppe preoccupazioni.
Versata nel bicchiere la Dead Pony Club mostra un bel colore ambrato chiaro ed una lieve velatura. Sviluppa alla mescita un paio di dita di schiuma ed un cappello non troppo abbondante che tende a scomparire velocemente.
Buono l’allaccio al vetro ma piuttosto inconsistente il merletto che ne deriva.
Il naso è spettacolare floreale di rosa, fortemente agrumato di pompelmo con sentori mielati e resinosi di pino tutto nella scia dello stile in un mix di estrema piacevolezza.
L’esame gustativo della Dead Pony Club si apre su note maltate che immediatamente vengono relegate in secondo piano dal prorompere dei luppoli. Questi ultimi forniscono un bel punto d’amaro ma s’evidenziano, per lo meno al mio palato, per la componente aromatica che l’esame olfattivo ha precedentemente rivelato. Innanzi tutto agrumi pompelmo e limone poi qualche nota speziata e sentori vegetali, erbacei e balsamico resinosi. Chiusura decisamente secca ed amara con un filo d’astringenza che invita a ripetere il sorso.
Mi pento di aver acquistato una bottiglia da 33cl perché questa Californian Pale Ale ha un sorso fin troppo facile e vista la gradazione alcolica può essere bevuta senza troppi rimorsi… costa qualcosina in più di 3 euro e da consumatore- amatore li ritengo ben spesi.
A questo quadro positivo si deve aggiungere che la Dead Pony Club è una birra fresca, beverina e molto versatile potendo essere considerata sia come dissetante da consumarsi da sola sia da abbinare a primi di pasta o riso con base di verdure a fondo amarottico quindi radicchio, asparagi, o carciofi o con tendenza aromatica come nel caso di funghi freschi. Regge bene carni rosse anche con contorni conditi con aceto o limone e visto che non la spaventano il piccante e lo speziato possiamo sfruttarla per accompagnare piatti di cucina etnica messicana o thai.
Provatela con:
Tagliatelle con carciofi e asparagi