Risotto al tartufo nero e cubetti di formaggio Asiago
Non so voi ma di solito io penso un piatto partendo dalla scelta degli ingredienti e poi abbino il vino o la birra che ritengo a mio gusto più adatti alle caratteristiche del piatto finito, nel caso di questo risotto al tartufo nero e cubetti di formaggio Asiago il percorso è stato inverso. Dovevo finire una bottiglia di Dolcetto Dogliani prima che si ossidasse e attorno a questa necessità è nato il risotto, nascita favorita anche dal concomitante e del tutto casuale possesso di un tartufo nero del peso di 50 g circa. L’esecuzione di questo primo piatto è veloce e gli ingredienti numericamente ridotti al minimo. La base è un semplice risotto bianco con burro e cipolla ammorbidito nella consistenza dai cubetti d’Asiago e profumato e insaporito dal tartufo, altro non occorre.
Ingredienti per 4 porzioni di risotto al tartufo nero e cubetti di formaggio Asiago: 320 g di riso Arborio, 1\2 cipolla dorata piccola, 2 noci di burro, 200 g di Asiago, un tartufo nero sui 50 g, brodo vegetale qb, sale qb.
Spazzolate il tartufo nero in modo da eliminare ogni residuo di terra e tenetelo da parte. Impostate il risotto in maniera classica rosolando la cipolla affettata a velo con la fiamma bassissima e facendo attenzione a non brunirla. Ammorbidita la cipolla versate il riso nella casseruola e tostatelo a fiamma alta per 3-4 minuti rimestando di continuo.
Quando il riso è lucido e in cucchiaio di legno inizia a incontrare resistenza e a far fatica a scivolare quando striscia sul fondo della casseruola, unite due mestoli di brodo vegetale non salato e portate avanti la cottura del risotto.
Proseguite aggiungendo man mano altro brodo vegetale e trascorso un quarto d’ora quando in pratica mancheranno cinque minuti a fine cottura grattugiate nel risotto 1\2 tartufo. In quest’ultima parte della preparazione del piatto assaggiate un paio di volte per tenere d’occhio la consistenza del riso e per aggiustare definitivamente di sale. Se gradite, potete mantecare con una ventina di grammi di burro in modo da ottenere un riso all’onda ma il passaggio è molto legato al gusti personale come per un’eventuale aggiunta di parmigiano che di mio ritengo non necessaria.
Spegnete e lasciate riposare il risotto in casseruola per qualche minuto, nel frattempo disponete al fondo di ogni piatto una ventina di cubetti d’Asiago.
Versate il riso ben caldo coprendo totalmente il formaggio che tenderà a sciogliersi diventando morbido e filante. A questo punto non resta che aggiungere qualche cubetto di Asiago a vista e servire guarnendo con lamelle di tartufo ricavate dalla metà che si era conservata.
Io ho bevuto la mezza bottiglia di Dolcetto Papà Celso ma potete provare anche un bianco di buon corpo, molto profumato, di lunga persistenza gustativa e con un buon passaggio in legno piccolo come il Trebbiano d’Abruzzo di Marina Cvetic’.