Timballi di riso e salsiccia tartufati
Questi timballi di riso e salsiccia tartufati fanno parte delle ricette sperimentate per il pranzo del 1° gennaio e devo dire che risultano veramente buoni per cui saranno uno dei primi piatti che servirò in quest’occasione di festa. Sono semplicissimi da preparare e possono essere confezionati con largo anticipo, infornati quindici minuti prima di sedere a tavola e mentre gratinano, si fa sfrigolare la salsiccia in padella. Questa è la versione tartufata, però la grattata di tartufo nero è un profumo in più che può essere omesso senza rovinare il piatto e soprattutto ci consente d’accontentare anche i commensali che non amano questo fungo ipogeo. Per la scelta della salsiccia orientatevi su quella condita con solo sale e pepe se non usate il tartufo invece se date la grattata, meglio quattro – cinque bocconcini di salsiccia toscana ben profumata d’aglio. Come riso scegliete un Carnaroli o un Arborio che hanno chicchi di buona dimensione e amido sufficiente a stabilizzare la forma dei timballi. Ultima noticina gli stampi vanno abbondantemente imburrati e poi spolverati di pangrattato, se potete cercate d’evitare il pane grattugiato della grande distribuzione che di norma non ha un gran bel sapore, la cosa migliore è prepararselo da soli partendo da pane secco di semola o al limite se non potete, compratelo in panificio sperando che non sia troppo vecchio.
Ingredienti per quattro Timballi di riso e salsiccia tartufati stampi con diametro di 11 cm e profondi 5 cm: 320 g di riso, 70 g di burro salato più quattro pezzetti per imburrare gli stampi, sei cucchiai di parmigiano grattugiato, 2-3 cucchiai di panna liquida, un tartufo nero fresco sui 40 g, 4 nodi di salsiccia toscana all’aglio, 1\2 bicchiere di vino bianco secco, pepe nero di mulinello qb e sale qb.
Lessate il riso in abbondante acqua salata e portatelo a cottura in media bastano 14-15 minuti, scolatelo e conditelo in una terrina col burro, il parmigiano, 1\2 tartufo grattugiato e una spolverata di pepe nero.
Amalgamate bene tutti gli ingredienti, riempite gli stampini prima imburrati e spolverati di pangrattato tenendovi un paio di cm sotto l’orlo. Compattate il riso premendolo col dorso di un cucchiaio. Mettete qualche fiocchetto di burro sulla superficie del riso e infornate a 210° per una quindicina di minuti.
Nel frattempo rosolate la salsiccia con un filo d’olio extravergine d’olio, girandola di continuo in modo che si colori uniformemente e poi sfumate il vino bianco e scomparso ogni sentore d’alcool spegnete la fiamma.
Sfornate gli stampi e capovolgeteli nel piatto da portata, guarnite con i bocconcini di salsiccia, un po’ del loro fondo e con lamelle del mezzo tartufo rimasto.
Serviteli ben caldi e buon appetito.
La salsiccia al palato è preponderante soprattutto se si usa la toscana all’aglio, al naso il tartufo si fa sentire quindi un rosso in questo caso cileno, deciso ma dai tannini sfumati e mi sono orientato su un Merlot Casa Lapostolle.