Panelle su insalata di cavolo

13 Dicembre 2014 by ropa55 Leave a comment

Le panelle su insalata di cavolo sono piccoli sfizi da servire subito ben caldi perché come tutti i fritti ad aspettare troppo tempo perdono in croccantezza, a maggior ragione in questo caso dove alle piccole frittelle di farina di ceci si accoppiano sottili fettine di lardo di Colonnata che tendono a sciogliersi al calore. In questo breve articoletto non vi descrivo il passo passo delle panelle che comunque trovate ben esemplificato qui l’unica differenza rispetto alla descrizione è che il raffreddamento viene fatto versando l’impasto già cotto in uno stampo rettangolare. Non scordatevi di battere bene il contenitore sul piano di lavoro per non inglobare bolle d’aria durante il travaso e per rendere ben distesa e regolare la superfice dell’impasto. Quando la massa s’è raffreddata e consolidata sformate e ricavate le fettine dallo spessore di 2-3 mm. Io per quest’operazione ho utilizzato il filo metallico che adopero per dividere il pandispagna, in questo modo le panelle riescono con bordi netti e ben regolari nella forma. Nel caso non abbiate il filo adoperate un coltello molto affilato appena unto con olio d’oliva in modo che le panelle non rimangano attaccate alla lama. Per un risultato ottimale della ricetta scegliete un buon lardo, se avete la fortuna di trovare quello di Colonnata Dop compratelo perché si presta in maniera perfetta allo scopo. Essendo ben aromatizzato, a contatto delle calde panelle appena fritte, rilascia i gradevoli sentori delle spezie con cui viene condito. Naturalmente va comunque bene un qualsiasi tipo di lardo profumato con rosmarino, aglio e qualche altra spezia, ma è tassativo a prescindere dal tipo di lardo acquistato, che sia affettato sottilissimo quasi un velo in modo sciogliersi in bocca senza farsi sentire troppo sotto i denti. L’insalatina di cavolo crudo aggiunge al piatto la nota croccante ed io ho trovato giusto condirla con un filo d’olio e qualche goccia di limone per rinfrescare un piatto altrimenti troppo pastoso e grasso. Una nota nel tempo di preparazione non è conteggiata la cottura ed il raffreddamento dell’impasto per le panelle.

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Il piatto è abbastanza grasso, untuoso e segnato dalle note aromatiche del lardo in conseguenza nell’abbinamento io mi rivolgerei a una bottiglia di Franciacorta Brut che abbia sostato almeno ventiquattro mesi sulle fecce nobili per acquisire note olfattive decise capaci di accompagnare senza farsi sovrastare dai profumi che si spigionano dal piatto. Il fine perlage e la freschezza insita in questa tipologia di bottiglia andranno poi a contrastare adeguatamente tutta la componente grassa del lardo e untuosa delle panelle determinando un buon equilibrio finale.