Carni vitello e manzo, ricetta, Secondi piatti

Straccetti mediterranei

10 Febbraio 2015 by ropa55 Leave a comment

Straccetti mediterranei è proprio il nome adatto per descrivere questo piatto semplicissimo preparato oggi come secondo di riciclo, nato da tre fettine di girello avanzate da una bella padellata di cotolette e che non volevo congelare. Le foto scattate come il solito in “diretta” vi fanno vedere i semplici passaggi da seguire per preparare una monoporzione quindi quantità d’ingredienti e dimensioni della padella dovrete adeguarle al numero di persone da servire. Se decidete di replicare la ricetta non siete però costretti ad acquistare necessariamente le fettine di girello perché andranno ridotte a straccetti e quindi un qualsiasi altro taglio magro come ad esempio la fesa di vitello si presta bene all’esecuzione del piatto. L’aggettivo “mediterranei” che qualifica gli straccetti si riferisce all’uso d’ingredienti e odori tipici di questa ormai conosciutissima cucina. Infatti, il sughetto che accompagna la carne si basa essenzialmente su pomodorini, aglio, cipolla, basilico, olive nere accompagnati, una bella presa d’origano secco a insaporire ed è ravvivato da qualche rotellina di peperoncino rosso fresco e piccante. Il piatto è di velocissima esecuzione perché i pomodorini vanno scottati in modo che rilascino l’acqua di vegetazione e gli straccetti devono essere saltati brevemente altrimenti diventano troppo coriacei. Cercate dei pomodorini che siano al massimo della maturazione, anche se la stagione non è quella più favorevole, io sotto quest’aspetto sono abbastanza fortunato avendo a disposizione le produzioni del consorzio di Pachino che nonostante il tempo inclemente non presentano mai punte eccessive d’acidità. Se non trovate pomodorini con queste caratteristiche di sapore o vi attrezzate con l’aggiunta di una puntina di zucchero o tenete a mente la ricetta per sfruttarla in periodo estivo. Guardando le foto vi accorgerete che il piatto presenta una bella cremosità ottenuta spolverando di farina i pezzetti di carne. Deve però essere giusto un velo altrimenti a causa dei brevi tempi di cottura rimarrà una sgradevole sensazione di ruvidità al palato e un fastidioso sapore di farina cruda renderà impossibile la scarpetta finale.

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Piccantezza, aromaticità, lieve acidità e l’untuosa grassezza del fondo che vela il palato mi spingono a consigliarvi un rosso morbido, profumato senza eccessi di corpo come un Pinot o un Primitivo di Manduria non troppo strutturato.