Réserve della Contessa 2013
Réserve della Contessa 2013 – Terlano Doc – Cantine Manincor
Le Tenute Manincor che vinificano il Réserve della Contessa hanno storia antica e la viticoltura rientra nella tradizione della famiglia Enzenberg che ne è proprietaria già da prima del 1698, anno cui risalgono alcuni documenti che parlano di cantine Enzenberg a Terlano, a Caldaro e a Schwaz nel Tirolo del Nord. Ad oggi siamo di fronte ad una conduzione aziendale assai attenta alla salvaguardia del territorio e alla produzione di vini che lo sappiano interpretare al meglio. Questa visione ha dato vita alle nuove cantine quasi invisibili poste come sono sotto il vigneto e dotate di un sistema di riscaldamento geotermico a bassissimo se non nullo impatto ambientale che consente comunque di mantenere la temperatura e i tassi d’umidità a livello ideale nei diversi settori della cantina. Un’azienda che fa della sostenibilità uno stile di vita non può che creare prodotti in biodinamica e i vini non fanno eccezione come nel caso di questo Réserve della Contessa dotato di certificazione che lo identifica come vino biologico. Un buon bianco costituito da un blended di Pinot bianco al 60%, Chardonnay al 30% e completato con un 10% di Sauvignon, fermentato in legno e lasciato a contatto sui lieviti per sei mesi per potenziare tutte le sue caratteristiche.
Siamo difronte ad un buon bianco dal colore giallo paglierino carico e appena venato da soffuse ombre verdoline.
Naso raffinato e di notevole mineralità segnato da sentori di mela verde e albicocca, note floreali di biancospino e sentori vegetali erbacei donati dal sauvignon. Il Réserve della Contessa è un bianco di corpo che al palato si ripropone fortemente minerale e di bella freschezza, ben strutturato e lungo con una chiusura sapida segnata da una vena appena amarognola. Elegante e bilanciato perché una sensibile dotazione alcolica ne smussa gli spigoli minerali dotandolo di piacevoli note pseudocaloriche. Sullo scaffale d’enoteca il prezzo si aggira sui 15 euro e a mio modo di vedere sono ben spesi.
Corpo, struttura e persistenza gustolfattiva ne fanno vino da cucina di mare rappresentata, però da piatti corposi e sughi saporiti e certamente il Réserve della Contessa può ben accompagnare piatti di carni bianche.
Io l’ho provato con un robusto risotto di pesce, il prossimo tentativo lo farò con un coniglio all’Ischitana che penso possa essere retto senza soverchie difficoltà.
La ricetta di questo risotto di pesce la trovate qui.
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