Aldobrandesca –Birra Amiata srl. – Arcidosso(GR).
Per produrre delle buone birre artigianali come l’Aldobrandesca è necessario utilizzare, allo stesso modo del whisky, acque particolarmente pure. Da questo punto di vista il birrificio Amiata è favorito dalla sua locazione che gli consente di attingere questo elemento da una fonte che regala un’acqua assai leggera e già naturalmente filtrata dagli ampi strati di terreno poroso – vulcanici della zona.
L’aldobrandesca è una blanche quindi un’alta fermentazione, rifermentata in bottiglia e non filtrata ne pastorizzata e consente una conservazione di 12 mesi.
La sua composizione prevede assieme al malto d’orzo e frumento l’uso di segale e farro per adeguarsi ad una ricetta antica che si basava sullo sfruttamento di tutti i cereali disponibili. Tre luppoli vengono usati in differenti fasi, all’inizio della bollitura il Premiant che fornisce la nota amaricante di fondo ma senza eccessi, dopo 60 minuti lo Sladek dry più aromatico ed in hopping il Nelson un luppolo neozelandese di ancora più marcata aromaticità. Come in moltissime le birre bianche lo spettro dei profumi viene completato mediante l’uso di spezie, nell’Amiata coriandolo e cardamomo e per le note agrumate bucce d’arancio.
Versata nel bicchiere si presenta di colore giallo paglierino chiaro e appena velata. La schiuma è abbondante, candida e pannosa con un cappello che resiste ed è ben adeso alle pareti del bicchiere.
Profumi e sapori dell’ aldobrandesca sono quelli di una blanche classica prevale la presenza dei malti ma il bilanciamento con l’amaro dei luppoli è adeguato.
Personalmente m’è risultato assai gradevole al naso sia l’insieme dei toni fruttati e vegetali, i secondi probabilmente rafforzati dall’hoppinhg con il luppolo nelson e le note agrumate. Sul versante del gusto impressiona favorevolmente la lunga scia speziata di coriandolo ben amalgamata al luppolo che gli dona una lunga persistenza e capacità di pulire bene il palato.
Siamo a mio avviso di fronte ad una blanche che ha poco da invidiare alle più note belghe della stessa tipologia, una birra estiva dissetante la cui media carbonatazione rende la beva gradevole ed invitante ad un secondo immediato bicchiere.
L’aldobrandesca è abbinabile a svariate pietanze, accostatela alle uova in frittata a sformati di verdura a fritturine di paranza e probabilmente arriva a non sfigurare con piatti di carni bianche in preparazioni lesse o al forno comunque evitando l’eccesso di salse. Personalmente sono dell’opinione che sia da bere come accompagnamento ad un aperitivo a base di tartine, crostini leggeri o ancora meglio visto in non eccessivo tenore alcolico 6% d’alcol svolto e la sottile vena acida agrumata da sola per sollevare il palato dall’arsura estiva.
Provatela con:
Crostini conditi con calamaretti spillo.
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