Babà al rum natalizio
Oddio non è che il classico babà al rum sia nell’immaginario collettivo un dolce natalizio sommersi come siamo da un diluvio di panettoni e pandori venduti per pochi euro dalla grande distribuzione. Da un po’ d’anni in casa ropa un bel babà come dolce per il pranzo di Natale è diventato tradizione anche perché di solito piace a tutti i convitati. Guarnito di panna o crema pasticcera, abbellito di fragole e amarene è un allegro simbolo di festa, morbido e giustamente intriso di bagna non eccessivamente alcolica si presta perfettamente per chiudere in dolcezza il pranzo di natale perché è goloso ma d’impasto leggero. Questa che pubblico è una ricetta tratta dalle filmate di cookaround rende bene, anche se di lievito in questa versione è tanto e mi riprometto di allungare i tempi e diminuirne le dosi. La cosa veramente importate è possedere una buona farina manitoba e un’impastatrice che consenta lo sviluppo di una resistente maglia glutinica e un po’ di pazienza per la fase di bagnatura, ma il risultato vi assicuro è valido.
Ingredienti per il babà al rum-con queste dosi si ottengono sei pezzi monoporzione e due più grandi per stampi a cupola con foro centrale dal diametro di 20 cm e profondi 7 cm: 400 g di farina manitoba, 28 g di zucchero, 8 g di sale, 32 g di lievito birra, 400 g di uova, 140 g di burro, 100 g di uova Per la bagna: 1 l di acqua, 700 g di zucchero, 40 g di Rum. Dovete lavorare con l’impastatrice montando la kappa altrimenti sarà molto difficile ottenere un impasto elastico come quello richiesto per il babà al rum. Prima operazione versate la farina manitoba dotata di un bel contenuto proteico, il lievito sbriciolato, lo zucchero ed il sale poi a velocità bassa mescolate questi ingredienti. Poi poco per volta e a velocità massima aggiungete i 400 gr di uova intere fino a quando risultano ben assorbite. Riportate la velocità a 1 e aggiungete il burro e quando anche questo ingrediente verrà incorporato rimettete la velocità al massimo fino ad incordatura dell’impasto occorrono una quindicina di minuti e quando la pasta si stacca dalle pareti fate attenzione perché l’impastatrice tende a saltellare sul piano di lavoro. Spegnete e vedrete ripulendo l’attrezzo a k che l’impasto è già bello elastico e lo potrete allungare senza che si spezzi. Togliete la ciotola, copritela con un telino e mettete in forno spento tenendo solo la lucina accesa e attendete il raddoppio che per le dosi di lievito date avverrà in circa un’ora, ma spassionatamente vi consigli di ridurre il lievito alla metà e aspettare un po’ di più.
Avvenuta la prima lievitazione, rimettete la ciotola in macchina e riaccendete sempre a velocità massima per una decina di minuti in modo che l’impasto riacquisti elasticità.
Seite pronti a versare negli stampi di cottura ben unti di burro, riempite a poco più di un terzo. Fatto ciò rimettete gli stampi in forno con la lucina accesa e attendete la seconda lievitazione che sarà completa quando l’impasto sarà giunto all’orlo degli stampi. Portate il forno a 200° non ventilato e cuocete fino a doratura comunque una pungirtina con uno stecchino non fa male in modo da essere certi che l’impasto sia ben cotto. Sformate e fate freddare, nel frattempo preparate la bagna e sciogliete lo zucchero nell’acqua e rum a fiamma bassa e raggiungete la temperatura di circa 50°. Pareggiate i babà in modo che restino, ben dritti immergeteli nella bagna e fateli intridere bene quando morbidi strizzateli con attenzione e fateli scolare. Se l’impasto è giusto, si comporterà alla pressione come la gommapiuma dopo averlo spremuto dall’eccesso di bagna, riprenderà da solo la forma originale. Non resta che guarnire a piacere……. Beveteci un buon Passito di Pantelleria o un Tokay Azù……
sì proprij nu babbà…
hahaha grazie Maria