Caponata di peperoni in agrodolce
Se volte un contorno che colori vivacemente e rallegri la tavola rendendo più appetibile anche una banale bistecca cotta alla piastra preparate questa caponata di peperoni in agrodolce. Il termine caponata dalle prime descrizioni di metà ottocento in cui veniva definita entrata di pesce con melanzane, carciofi o altri condimenti da consumarsi da sola come secondo piatto o tra una portata e l’altra ha subito sostanziali modifiche diventando più che altro un contorno a base di vegetali fritti e segnati dal condimento agrodolce. Di caponate dunque ne girano svariate ricette dalla palermitana coi puppiteddi di scoglio, alla versione baronale con pesce spada a filetti e tocchetti di aragosta o astice fino alla versione più classica a base di tocchetti di melanzana, densa salsa di pomodoro, cuori di sedano, capperi, olive bianche, pinoli, uvette e basilico a foglia larga. La caponata di peperoni in agrodolce è una versione preparata sfruttando solo peperoni rossi, dolci e dalla polpa spessa prima fritti a parte fino ad indorare e poi ripassati e insaporiti in un soffritto di cipolla, sedano, olive bianche in salamoia e poca passata di pomodoro, il tutto finito con zucchero e aceto di vino bianco per ottenere il classico agrodolce che rende il piatto massimamente appetitoso. Come dicevo qualche riga più su la caponata di peperoni in agrodolce è da utilizzarsi come contorno a carni alla brace sia di vitello che di maiale, accompagna bene anche la salsiccia arrostita su carbonella o arrosti al forno ma non sfigurerete certamente proponendola fredda su crostini di pane tostato come antipasto capace d’aguzzare l’appetito dei vostri commensali. Non è un piatto complesso e nemmeno lungo da eseguire in circa un’oretta è pronta, dovrete avere però la pazienza di lasciarla ben raffreddare e magari riposare qualche ora in modo che possa esprimersi al massimo. Unica difficoltà azzeccare il giusto punto d’agrodolce, se avete standardizzato le quantità adeguate di zucchero e aceto sciogliete il primo nel secondo ingrediente e poi sfumate la caponata a fiamma viva, oppure se siete incerti unite prima ½ cucchiaio di zucchero alle verdure, mescolate bene e poi sfumate poco per volta l’aceto di vino bianco fino a raggiungere l’intensità agrodolce desiderata.
Ingredienti: 4 bei peperoni rossi, ½ cipolla dorata, 100 g di olive in salamoia, 1 costa di sedano, 4-5 cucchiaiate di passata di pomodoro, ½ cucchiaio di zucchero, qb di aceto di vino bianco, qb sale fino, un giro d’olio d’oliva extravergine, qb olio di semi per friggere.
Tempo di preparazione: 40 minuti circa. Tempo di cottura: 30 minuti circa. Resa: 4 – 6 porzioni.
Lavate i peperoni, liberateli dal picciolo, divideteli in falde eliminando semi e parti bianche interne. Tagliate le falde a pezzi abbastanza grossi e friggeteli in abbondante olio d’arachidi.
Quando son un po’ bruniti salate e scolateli su carta cucina a perdere l’eccesso d’olio.
Svuotate la padella dall’olio di semi ma non lavatela . Riportatela sul fuoco e versate un giro d’olio d’oliva e soffriggetevi la cipolla, il sedano e le olive denocciolate.
Quando la cipolla comincia ad appassire unite la passata di pomodoro e fate cuocere per una decina di minuti se il fondo asciuga troppo aggiungete poca acqua.
Mescolate lasciate insaporire e unite i peperoni.
Cuocete per una decina di minuti in modo che anche i pezzi di sedano possano ammorbidire. A questo punto unite lo zucchero e mescolate bene.
Poi sfumate l’aceto poco alla volta fino ad ottenere l’intensità d’agrodolce desiderata.
Aggiustate di sale e trasferite in una ciotola lasciando raffreddare completamente.
Servite magari dopo 3-4 ore di riposo.