Carciofi trifolati
Questa ricetta di carciofi trifolati gira in famiglia da almeno tre generazioni e risponde alla regola fondamentale di poter essere eseguita con pochi ingredienti fornendo comunque un risultato dall’ottimo sapore. Facili da preparare i carciofi trifolati sono un bel contorno a piatti di carne ma ne escono anche dei gran panini farcendo delle croccanti ciabatte con i carciofi ridotti a crema e un salume a piacere, io amo molto l’accostamento con il crudo o con la mortadella bologna. In effetti, siamo un po’ fuori stagione per questo vegetale ma i carciofi usati in questa ricetta sono una varietà di violetto francese che fruttifica per la seconda volta in settembre- ottobre mantenendo per altro prezzi accettabili. Possono comunque essere sostituiti da cuori di carciofo congelati che hanno buona resa organolettica, anche se rispetto al fresco perdono un po’ come sapore.
Ingredienti per 4 porzioni di carciofi trifolati: 4 carciofi di buona pezzatura, 1 spicchio d’aglio rosso, un ciuffo di prezzemolo, un abbondante giro d’olio d’oliva, acqua qb, sale qb.
Per prima cosa parate i carciofi eliminando tutte le foglie esterne più coriacee, spuntate conservando quasi solo il fondo e liberateli dal fieno. Lasciateli a bagno almeno un paio d’ore in acqua acidulata con qualche goccia di limone in modo che non si ossidino, poi strizzateli e asciugateli bene questo eviterà di avere alla fine un fondo troppo scuro.
Tritate il prezzemolo e l’aglio molto sottili, salate appena e farcite i carciofi col trito premendolo bene nell’incavo lasciato dal fieno eliminato in precedenza.
Metteteli in casseruola con l’olio e acqua a filo poi iniziate la cottura a pentola incoperchiata e a fiamma bassa, quando saranno diventati teneri, togliete il coperchio e fate evaporare tutta l’acqua, il fondo rimanente deve essere tutto olio ben insaporito. Durante la cottura date un controllino a volte è necessario aggiungere un mestolino d’acqua per evitare che asciughino prima d’essere cotti.
Serviteli freddi meglio il giorno dopo.
Io ho abbinato un Sauvignon Blanc trentino, il Quarz delle cantine Terlano.