Carni suine, ricetta

Costoleccio al timo e limone

Il costoleccio al timo e limone è veramente un bel arrosto solitamente di carne suina  eseguito con un taglio considerato di seconda scelta e dal prezzo contenuto. In pratica il costoleccio o rosticciana  in toscano è il taglio unico che comprendente le costine non separate fra loro.

Costoleccio al timo e limone

Costoleccio al timo e limone

Ingredienti per 4 porzioni di costoleccio al timo e limone: 1 kg di costoleccio, 2 limoni, timo secco qb, 2 rametti di rosmarino, 4-5 foglie di salvia , olio d’oliva qb, sale e pepe nero qb.

Prima operazione marinate per una nottata la carne con gli odori  dopo averla salata e pepata. Per le proporzioni delle erbe aromatiche dipende un po’ dai gusti io preferisco che si senta di più il timo e quindi ho abbondato ma regolatevi come preferite. Stesso discorso per il limone se volete una sua presenza incisiva coprite la carne con le fettine in fase di marinatura altrimenti unitele solo al momento d’infornare.

Costoleccio al timo e limone

Costoleccio al timo e limone

Arrivato in momento di cuocere posate la carne con tutta la marinata su una placca da forno unta d’olio, coprite con carta alluminio e infornate a forno caldo a 180° per una quarantina di minuti.

Costoleccio al timo e limone

Trascorso il tempo eliminate la carta alluminio.

Costoleccio al timo e limone

Portate il forno a 220°-230° reinfornate  per altri 15 minuti circa in modo che la carne diventi croccantina all’esterno e resti morbida all’interno, per controllare aiutatevi con un termometro da carne al cuore la temperatura deve essere di 75°.

Costoleccio al timo e limone

Avvolgete la cane in carta alluminio e lasciatela riposare per 15 minuti mantenendola tiepida poi affettate seguendo gli spazi tra le costine.

Costoleccio al timo e limone

Per contorno con il costoleleccio al timo e limone si adattano bene delle patate e io per l’occasione ho preparato un tortino di patate e cipolle.

Costoleccio al timo e limone

Il costoleccio timo e limone richiede un rosso di corpo, molto profumato come un nero d’avola  Il Drappo delle Cantine Benanti, un vino ben strutturato e con un corredo tannico adeguato alla grassezza e alla succulenza del piatto.

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