Crostata con marmellata ai frutti di bosco
Erano ormai un paio di mesi che mi stazionava in frigo un barattolo di marmellata ai frutti di bosco che avevo comprato …all’Ikea, stamattina ne ho assaggiato un cucchiaino. Niente di spettacolare però m’è piaciuta per l’equilibrio tra dolcezza e acidità così ho deciso di usarla nella preparazione di una crosta per colazione. Dato che non sono contento se non mi complico la vita invece della solita frolla, ne ho voluta provare una alle mandorle ed è nata questa crostata con marmellata ai frutti di bosco. Per spezzare la puntina di acido dei frutti di bosco senza aggiungere troppo zucchero all’impasto ho unito alla farcitura due bei pugni di pinoli ma di quelli seri, niente busta da super che al massimo sa di vecchio o peggio contiene pinoli belli che irranciditi alla faccia della data di scadenza.
Ingredienti per una crostata con marmellata ai frutti di bosco uno stampo da 28 cm (diametro esterno interno utile 26 cm) profondo 2 cm: 500 g di farina, 150 g mandorle, 150 g zucchero, due uova, buccia di limone, 200 g di burro farina spolvero, un vasetto di marmellata di frutti di bosco da 450 g e sei cucchiai di pinoli.
Per le mandorle stesso discorso fatto per i pinoli, cercatele sfuse e di buona qualità lasciate perdere le farine già pronte e che non sanno di nulla, frullatele con 50 g di zucchero prelevato dal peso totale. Io lascio la scura pellicina che le riveste e che le rende più saporite. Sarà una mia impressione ma se si spellano, hanno una minore resa gustativa e a volte si è costretti ad aggiungere essenze non naturali per rafforzare il profumo di mandorla negli impasti. Si potrebbe anche ovviare con la mandorla amara ma trovarla è un terno al lotto.
Versate nella ciotola dell’impastatrice la farina 00, quella di mandorle ed il burro a cubetti e usando la frusta a k lavorando a velocità 3 (parlo del Kenwood) otterrete uno sfarinato.
Togliete la k unite il gancio e versate nella ciotola lo zucchero, le uova, la buccia di limone e la presina di sale. Fate funzionare a velocità due e fino a creare la frolla. Dovesse restarvi troppo molle (dipende dalla farina e dalla grandezza delle uova la prossima volta le peso) passatela sul piano di lavoro e date una veloce impastata a mano unendo tanta farina quanto basta a farle prendere consistenza. Mettete in frigo e lasciate riposare un’ora.
Stendete la frolla nella teglia imburrata e infarinata tenendone da parte quella che necessita per le strisce di guarnizione. In verità a crostata finita e con le dosi date vi resteranno un 300 g di frolla in più che può essere congelata per altri usi.
Farcite, la marmellata non l’ho usata tutta ne saranno rimasti un 100 g, guarnite e infornate a 180° per 40 minuti senza ventilazione e a metà altezza se brunisce troppo, coprite con un foglio di stagnola.
Sfornatela e lasciatela freddare.
Poi servitela spolverando con zucchero a velo.
Un buon Vin Santo o una malvasia passita accompagnerà bene questa crostata dal sapore lievemente acidulo. Io sono affezionato al Ben Ryè di DONNAFUGATA.
Grande questa frolla! com?è la consistenza? croccomorbida o biscottata?
Piuttosto crocco morbida, friabile più che croccante in effetti quando uso la farina di mandorle o le mandorle tritate non mi riesce mai biscottata.
Grazie mille Ropa!!! Proverò e ti dirò!