Cartocciate catanesi goloso street food
Vi presento le famose cartocciate catanesi uno dei pezzi di tavola calda più amati e sempre presenti nei bar della mia città. Possiamo considerarle uno street-food realizzato con una pasta brioche appena un po’ tendente al dolce e morbidissima. Le farciture sono svariate dalla classica mozzarella e prosciutto a wurstel e funghi, prosciutto e spinaci in modo da accontentare tutti i palati possibili.
Le Cartocciate catanesi.
Ingredienti per la pasta brioche delle cartocciate catanesi: 700 g di farina 00 e 300 g di farina Manitoba, 70 g zucchero, 100 g di strutto, 25 g sale,1 panetto di lievito di birra da 25 g, circa 425 g di acqua ,dipende dal grado di umidità della farina.
Per ottenere un risultato molto vicino a quello che normalmente si trova nei bar e nei panifici qua a Catania ho impastato nella ciotola del Kenwood tutti gli ingredienti col gancio, prima a velocità uno per una decina di minuti e poi 5 minuti a velocità 2 e ho dato una girata finale a mano. Procede inserendo le farine, il lievito, lo zucchero assieme allo strutto e date qualche giro. Aggiungete l’acqua e fate amalgamare a questo punto unite il sale e finite d’impastare.
Dopo 2 ore di lievitazione staccatene una porzione e tiratela col mattarello a 3 mm di spessore dando forma circolare.
Il condimento classico delle cartocciate catanesi è composto da salsa di pomodoro profumata d’aglio, prosciutto cotto, mozzarella e olive nere sott’olio meglio se un po’piccanti.
Chiudetele con molta cura altrimenti in cottura gonfiando tenderanno ad aprirsi e a perdere parte della farcitura, per questa operazione usate i rebbi di una forchetta schiacciando bene i bordi. Finitele pennellando con un misto di tuorlo d’uovo e latte.
Infornate a forno caldo a 180° per 15 – 20 minuti…………….
Questa è la versione più classica ma sbizzarritevi con altri ripieni tipo formaggio ,prosciutto e funghi, o spinaci insomma basta dare spazio alla fantasia.
Per accompagnare beveteci una bella birra, magari una lager leggera e dissetante come la Menabrea.