Le Chiacchiere di Carnevale

16 Febbraio 2015 by ropa55 Leave a comment

Le chiacchiere assieme ai krapfen e alle frittole veneziane sono le ricette dolci che non mancano mai qui a casa per festeggiare il Carnevale. Delle tre la più semplice sembrerebbe essere quella delle chiacchiere e invece per trovare la versione definitiva ho dovuto penare un po’. Le prime che ho fatto risultavano come dire…un po’ panose e poco croccanti, poi c’era il problema della durata perché dopo ventiquattro ore si rovinavano perdendo in croccantezza infine ho dovuto bilanciare la quantità di zucchero e scegliere gli aromi. Ora ho trovato l’impasto che mi soddisfa e il giusto spessore per arrivare a delle chiacchiere croccanti e durature. Per profumarle alla fine ho deciso di usare soltanto semini di vaniglia e buccia di limone bio rinunciando a qualsiasi tipo di vino bianco o liquore. Se però questo tipo di arricchimento alcolico vi piace, vi consiglio di usare un bicchierino di grappa un po’ invecchiata e aromatica che a mio avviso è quella che rende meglio in questa ricetta.

Una volta che si sono trovate le dosi l’impasto è veramente semplice da eseguire, s’inseriscono tutti gli ingredienti nella ciotola del Kenwood (ma potete impastare anche a mano facendo la classica fontana) e usando il gancio a velocità uno in una decina di minuti la palla d’impasto è formata. Lasciatela riposare un’oretta in una ciotola coprendola con un canovaccio in modo che possa rilassarsi ed essere più facile da tirare. Per stendere io ho usato la sfogliatrice del Kenwood fermandomi al foro cinque, si può naturalmente tirare col mattarello o con la nonna papera l’importante è che lo spessore sia al massimo di un paio di millimetri.

Per l’aspetto date sfogo alla fantasia però se non fate le chiacchiere tutte uguali vi conviene in fase di frittura mettere in padella dolci che abbiano la stessa forma e lo stesso spessore in modo che la cottura sia il più simultanea e omogenea possibile. L’olio di semi d’arachidi deve essere abbondante perché le chiacchiere possano galleggiare comodamente e per quel che riguarda la temperatura tenetevi sui 170 gradi. Così facendo anche quelle di forma meno lineare che prevede sovrapposizioni della sfoglia potranno cuocere bene senza inscurirsi troppo. Guarnite con il classico zucchero a velo ma anche un po’ di cioccolato fondente ci sta bene. Non vi resta che dar di piglio alla padella e friggere questi dolci emblema del Carnevale.

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Per accompagnare le chiacchiere abbinate un Recioto di Soave o un Moscato di Noto e se avete gusti esterofili bevete un bicchiere di dolce Riesling Ausllese, sono comunque tutte e tre ottime. Nel caso vi piacciano i muffati, provate un Tokaj Anzù cinque puttonyos.