Penne alla crema di carciofi

4 Novembre 2014 by ropa55 Leave a comment

Carciofi, prezzemolo, una punta d’aglio e formaggio saporito sono gli elementi che compongono la crema di carciofi insieme ad un paio di cucchiai di pinoli. L’ultimo ingrediente fornisce un tocco di dolcezza che completa e bilancia il gusto di questa crema. Io l’ho sfruttata per condire un piatto di pasta corta ma per la consistenza abbastanza soda che possiede tenetela a mente per spalmare dei crostini usandola in purezza o per farcire panini e tramezzini assieme ad del buon crudo toscano o a qualche fettina di mortadella bologna. Altro utilizzo di questa crema di carciofi che presumo sia di buona riuscita è d’usarla come farcia per una lasagna di pasta fresca o come ingrediente per riempire dei cannelloni assieme a carni bianche o crostacei. In ogni caso acquistate dei buoni pinoli italiani, lasciate perdere la frutta secca importata e impacchettata che si vende nei supermercati perché anche se di marche conosciute nove volte su dieci ha sapore rancido e la data di scadenza non ci salvaguarda dal rischio di creare alla fine una crema di carciofi che al palato risulta veramente sgradevole. Se non avete questa possibilità per sostituire i pinoli usate gherigli di noci fresche anche perché siamo in periodo, oppure cercate delle buone mandorle spenderete meno e il risultato finale sarà comunque ottimo. Altra alternativa è unire dei pistacchi freschi non salati, immergeteli in acqua bollente 3-.4 minuti, poi pelateli dalla buccia, asciugateli un attimo in padella a secco e son pronti per essere tritati. Poi se proprio frutta secca di buona qualità non riuscite a trovarne cambiate ricetta e invece della crema di carciofi preparate un sughettino tipo questo che comunque vi consentirà d’apprezzare al meglio il sapore di questo ortaggio autunnale.

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Per le penne alla crema di carciofi piatto aromatico, untuoso, segnato dalle note appena amarognole del carciofo e del prezzemolo io direi niente rossi, così evitiamo che il tannino del vino faccia a pugni con la cinarina del carciofo. Scegliamo piuttosto un buon Vermentino di Gallura, un Traminer trentino con buona aromaticità e ben bilanciato tra alcolicità e freschezza, oppure, se vi piacciono le bollicine un Franciacorta satèn o un Trento che abbino sostato almeno ventiquattro mesi sui lieviti.