Salatini di frolla al parmigiano
I salatini che vi presento in questo breve articoletto li ho preparati a Capodanno per intrattenere gli ospiti in attesa di sederci a tavola ma sono i classici sfizietti da aperitivo adattabili alle più svariate situazioni, ad esempio se li ho a disposizione, me li sgranocchio mentre traffico ai fornelli o scrivo qualcosa al portatile. Normalmente li preparo con la pasta sfoglia pronta ma in quest’occasione ho voluto provare della frolla al parmigiano avanzata dall’assemblaggio di una crostata salata farcita con lenticchie e fettine di cotechino in cui ha fatto da friabile guscio. Ingredienti e procedimento di preparazione dell’impasto li trovate descritti qui e riguardo a questo non c’è nulla da aggiungere potete tranquilla mente ripeterlo senza alcuna variazione. Per insaporire i salatini basta dare spazio alla fantasia perché le varianti sono molteplici, l’importante è scegliere ingredienti saporiti e dal gusto deciso. Se li presentate su un tavolo da buffet salato preparatene un bel po’ perché vedrete che uno tira l’altro e tenderanno a sparire piuttosto velocemente. Qui ve li presento in forma di mini girelle due a base totalmente vegetale la prima con concentrato di pomodoro e origano secco la seconda sempre con concento di pomodoro e olive nere, la terza versione è invece confezionata con fettine di pancetta che viene trattata come il prosciutto cotto e poi leggermente affumicata. Per preparare i salatini basta dividere la palla d’impasto in tre parti eguali e tirarle sottili cercando di dare a ognuna delle tre sfoglie forma rettangolare. Due pennellatele di concentrato poi spolveratene una con l’origano e distribuite sull’altra le olive nere tagliate a pezzettini molto piccoli. La terza sfoglia va rivestita con sottili fettine di pancetta. Non resta che arrotolare le sfoglie e tagliate le piccole girelle. Visto che m’erano rimasti dei ritagli di frolla ne ho preparato qualcuno a forma di pallina schiacciata inserendo in ognuna un pistacchio salato. Per la cottura usate il tappetino di silicone in modo che non inscuriscano troppo alla base, portate il forno a 180° e lasciate cuocere per una decina di minuti o fino a quando non siano dorate in superfice, peri i primi 5 minuti tenete il forno in modalità statica poi accendete la ventilazione. Sfornatele e lasciatele raffreddare senza toccarle perché da calde sono molto morbide e deformabili. Se avanzano, chiudetele in una scatola da biscotti e conservati così durano un paio di giorni senza rovinarsi troppo.
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Si accompagnano a uno Spritz Campari, a una flûte di Prosecco dry oppure un bicchiere di lager fredda andrà egualmente bene.
Salatini con sfoglia al parmigiano
Di Gennaio 7, 2015
Pubblicata:- Resa: 40 pezzi circa (4-6 Persone servite)
- Preparazione: 20 minuti
- Cottura: 10 minuti
- Pronta In: 30 minuti
I salatini con sfoglia al parmigiano sono classici sfizi da aperitivo ma si sgranocchiano volentieri in qualsiasi momento della giornata.
Ingredienti
- 400 g frolla al parmigiano
- 2 cucchiai doppio concentrato di pomodoro
- 1 presa origano secco
- 5 olive nere denocciolate tritate fini
- 10 fettine pancetta cotta e affumicata
Istruzioni
- Preparate 400 g di frolla al parmigiano.
- Tiratela a due mm di spessore dando forma rettangolare rifilando con un coltello e dividete in tre strisce.
- Stendete il cucchiaio di doppio concentrato e spolverate di origano, ripete e guarnitela seconda striscia con le olive nere.
- Coprite la terza striscia con le fettine di pancetta.
- Poi arrotolate una striscia alla volta.
- Arrivati a metà tagliate e arrotolate la parte restante ottenendo così due cilindri per sfoglia.
- Tagliate le girelline a circa 2 centimetri di spessore e con i ritagli fate delle palline e guarnitele schiacciando al centro un pistacchio salato. Posatele su una placca rivestita con un tappetino di silicone.
- Infornate col forno già caldo a 180° a metà altezza, lasciate cuocere 5 minuti senza ventilazione e poi altri 5 minuti con ventilazione in modo che si dorino poi spegnate.
- Lasciatele raffreddare completamente senza toccarle perché da calde sono fragilissime poi servite.