Spaghetti con sugo di rana pescatrice
Se l’aspetto estetico e la resa edibile fossero i criteri scelti per l’acquisto di certo, la rana pescatrice non la comprerebbe nessuno. E‘ pesce di fondale di solito catturato con le reti a strascico, d’aspetto veramente sgradevole per l’enorme testa e il corpo tozzo, in verità non sembra neppure un pesce ma una creatura aliena. La bocca assi larga e dotata di dentini aguzzi ci fa comprendere che siamo difronte a un pericoloso predatore. Vive acquattato sul fondale coprendosi di sabbia o fango in attesa che qualche preda passi davanti alle sue fauci, l’abbindola agitando una strana appendice che sporge tra gli occhi quasi una canna da pesca in miniatura e non lascia scampo.
La testa rappresenta circa i 2\3 del peso corporeo e da mangiare a parte le guance non c’è nulla ma la polpa del corpo soda, dalle carni bianche e praticamente senza spine è di ottima qualità. Tra l’altro è un pesce non eccessivamente grasso che si presta a usi svariati, compare in moltissime zuppe, se ne ricavano ottimi sughi per condire la pasta ed io lo trovo perfetto come farcia di paste ripiene. Non ha un costo eccessivo dagli otto ai dieci euro al kg però alla fine considerato lo scarto, il prezzo triplica. Non è che la testa si butti via potete usarla per arricchire la consistenza e il sapore di un’eventuale zuppa oppure farne un fumetto. In questo caso ne ho tirato fuori un bel piatto di spaghetti ….
Ingredienti per quattro porzioni di spaghetti con sugo di rana pescatrice: 350 g di spaghetti, una rana pescatrice da 1 kg, 300 g di pomodorini ciliegino, uno spicchio d’aglio, un mazzetto di prezzemolo, una decina di olive Taggiasche, 1 peperoncino rosso secco e piccante, 2 dita di vino bianco secco, olio d’oliva qb, sale e pepe bianco qb.
Spellate la coda della rana pescatrice con cura perché la pelle a volte cede un antipatico sapore “terroso” in cottura, probabilmente dipende dall’habitat e si rischia seriamente di rovinare il piatto.
Tagliate la polpa a sottili fettine.
Preparate il fondo con l’olio, l’aglio e peperoncino poi abbassate la fiamma e fate appena sfrigolare il prezzemolo in modo che non bruci. Passati 3-4 minuti unite i cubetti di rana pescatrice e le olive Taggiasche, salate, pepate e fate rosolare brevemente.
Sfumate il vino bianco.
Aggiungete i pomodorini e un mestolo di fumetto di pesce (o acqua), fate ammorbidire i pomodorini continuando la cottura fino a stringere bene il fondo.
Cuocete gli spaghetti al dente, poi saltateli in padella con un sugo di pesce e servite ben caldi.
Per accompagnare il piatto ho scelto un bianco abbastanza morbido, di medio corpo, molto profumato e dalla buona persistenza gustativa come il Controguerra Doc Passerina delle Cantine Illuminati.