Spaghetti pomodorini e pesce spada
Sempre nell’ottica che per eseguire buoni piatti bastano pochi ingredienti ben scelti e maneggiati il meno possibile, vi propongo questo primo di mare semplicissimo e di veloce esecuzione. L’arco di tempo che va maggio a fine settembre è la stagione del migliore pesce spada e stamattina ne ho acquistate tre belle fette da arrostire e condire con un buon salmoriglio caldo. Lo “spado” in questione era di taglia abbastanza grande e le tre fette pesavano circa un kg, allora ho tolto la parte della ventresca e me la sono conservata per ricavarne un bel sughetto in modo da risolvere la cena. Olio extravergine d’oliva, pomodorini IGP di Pachino, aglio rosso, basilico fresco un goccio di vino bianco e non serve altro per creare un condimento veramente gustoso e gradevole. La ricetta si prepara in meno di trenta di minuti poi ci si può sedere a tavola e consumare questo primo di mare leggero ma dal gusto abbastanza incisivo.
Ingredienti per quattro porzioni di spaghetti pomodorini e pesce spada: 350 gr di spaghetti, 400 g – 450 g di pesce spada tagliato dalla ventresca, 300 g di pomodorini di Paghino IGP, 5-6 foglie di basilico, uno spicchio d’aglio, due dita di vino bianco secco, sale qb.
Parate il pesce spada eliminando la pelle e la pellicina della parte interna della fetta, poi tagliatelo a cubetti piccoli e tenete da parte.
Lavate i pomodorini eliminate l’attaccatura del picciolo e divideteli in due o quattro parti a secondo della grandezza.
In una padella di adeguate dimensioni versate un bel giro d’olio d’oliva e fate rosolare lo spicchio d’aglio pelato e tagliato in due. Poi Unite i pomodorini salateli e fateli ammorbidire a fiamma bassa.
Quando sono appassiti e hanno colorato di rosa il fondo aggiungete i cubetti di pesce spada saltateli a fiamma viva e sfumate il vino bianco.
Per queste fasi basteranno una ventina di minuti e quando il fine cottura si avvicina, aggiungete le foglie di basilico e finite di stringere il condimento. Spegnete la fiamma lasciando la salsa un po’ morbida.
Eliminate l’aglio, saltate in padella gli spaghetti scolati al dente e servite subito ben caldi.
Per questi spaghetti ho scelto una bottiglia di Angimbè delle cantine Cusumano, un bianco a base Inzolia ingentilito da un 20% di Chardonnay. Il vino è tutto lavorato in acciaio con permanenza di quattro mesi sulle fecce seguiti da un breve affinamento in vetro. Ha un bel colore giallo paglierino e al naso è fruttato di frutta fresca a polpa bianca pesche, albicocche con netti i sentori agrumati e note floreali di fiori di ginestra e zagara.
Al palato è vino snello, fresco, minerale, venato d’agrumi ma in buon equilibrio per le note più dolci quasi mielate che ne bilanciano il vigore acido. Ha medio corpo, la struttura è un po’ debole ma possiede sufficiente persistenza gustativa per sposare adeguatamente il piatto. Ottimo il rapporto qualità prezzo siamo sotto gli otto euro per una bottiglia chiusa con un tappo di vetro che va consumata entro l’annata o al massimo nella successiva.