Zuppa rustica ricca
L’autunno avanza e la voglia di piatti riscaldanti va di pari passo quindi ieri sera mi son fatto questa zuppa che richiama un po’ l’acquacotta solo che l’ho voluta rendere più gustosa con l’uso di porcini freschi e preparando un fondo nettamente più ricco con l’aggiunta di abbondante pancetta tesa al soffritto di cipolla. Ho omesso l’uovo parte integrante dell’acquacotta classica perché non lo amo molto in questi piatti e poi con questi accorgimenti la zuppa è già sufficientemente grassa, corposa e saporita anche senza la sua aggiunta. Due belle fette di pane casareccio bruscato, appena pepato e condito con olio e una sfregatina d’aglio completano questo primo piatto rendendolo saziante oltre che di gradevolissimo sapore.
Ingredienti per 4 porzioni di zuppa rustica ricca: 1 cipolla dorata piccola, 2 piccoli porcini freschi o un pugnetto di porcini secchi, 150 g di pancetta tesa, 4 patate piccole, 1 mazzo di radicchietto verde, 150 g di pomodori maturi, 2 spicchietti d’aglio, 2 rondelle di peperoncino rosso, olio qb, acqua qb, sale qb, 1 pizzico di pepe nero
Preparate il soffritto con l’olio, la cipolla, la pancetta tesa e i porcini a cubetti, fate cuocere a fiamma altina per 4-5 minuti in modo che la cipolla appassisca e si sprigioni il profumo dei funghi.
Unite le patate a rondelle tagliate allo spessore di 3 mm e quando cominciano ad ammorbidirsi aggiungete i pomodori ben pelati e liberati dai semi e uno spicchietto d’aglio affettato fine, abbassate la fiamma e lasciate che i pomodori si sfaldino.
Unite il radicchietto tritato che donerà un tocco d’amarognolo alla zuppa, allungate con acqua abbondante e lasciate cuocere a fiamma bassa.
Poi quando la zuppa s’è ridotta della metà aggiustate di sale e unite le rondelle di peperoncino.
Continuate la cottura a fiamma dolce fin quando l’amido ceduto dalle patate vi faccia raggiungere la giusta consistenza e date l’ultima aggiustata di sale.
Versate ben calda nelle scodelle e guarnite col pane bruscato e condito con olio, soffregato con il secondo spicchio d’aglio e una grattatina di pepe nero.
Un buon chianti dei colli senesi accompagnerà il piatto, io avevo sottomano una bottiglia di Chianti D.O.C.G. dell’Az. Agr. Il Poggetto e s’è rivelato un buon bere.